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  • Spesometro: dal 2017 si presenterà 4 volte l'anno,

    caos assicurato !!! Portafoglio con euro

    In teoria, nel 2017, sarebbero dovute arrivare semplificazioni fiscali volte a migliorare i rapporti tra Fisco e contribuenti, proseguendo sulla strada della Compliance. In pratica, alcune delle misure previste nella versione del decreto fiscale approvata dal Governo potrebbero complicare, e non poco, la vita dei cittadini. Tra esse spicca senza dubbio l'obbligo di presentare lo spesometro non più una volta l'anno, ma ben quattro.

    Avete capito perfettamente. Nel caso in cui il decreto restasse così com'è, a decorrere dal 2017 la comunicazione polivalente dovrà essere inviata con scadenza trimestrale. Ma andiamo con ordine.

    Spesometro 2017: le novità del decreto fiscale  

    Tra le varie misure contenute nel decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio 2017, figura anche l'obbligo di inviare con cadenza trimestrale  lo spesometro, vale a dire la comunicazione polivalente attraverso la quale tutti i soggetti titolari di partita Iva devono trasmettere annualmente all'Agenzia delle Entrate le informazioni riguardanti tutte le operazioni rilevanti Iva effettuate nel corso dell'anno di riferimento per le quali è stata emessa fattura, con un tetto di  3.600 euro per quelle documentate da scontrino o ricevuta fiscale.

    A questo si aggiunge ovviamente l'obbligo di comunicare le liquidazioni periodiche effettuate, indipendentemente dalla cadenza con cui è stata effettuata la liquidazione dell'IVA (mensile o trimestrale).

    Spesometro 2017: le possibili modifiche

    La novità sopra riportata ha, ovviamente, suscitato l'ira dei professionisti del settore che da una promessa di semplificazione si sono trovati davanti ad una complicazione non di poco conto, considerando che il rischio ingorgo è dietro l'angolo.

    Per questo motivo sembra che il dietrofront sia dietro l'angolo. Allo studio ci sarebbe infatti un correttivo in base al quale le fatture emesse e ricevute dovranno essere inviate non quattro volte, come attualmente stabilito dal decreto fiscale, ma due volte l'anno. Un progetto di modifica che comporterebbe de facto un obbligo in più rispetto a quello effettuato dai professionisti fino al 2016, ma minore rispetto a quanto previsto dal Dl attualmente all'esame del Parlamento.

    Inoltre, sempre per andare incontro alle richieste (e soprattutto alle proteste) degli addetti ai lavori, il Governo starebbe valutando l'ipotesi di considerare il 2017, come un periodo transitorio nel quale sperimentare il nuovo obbligo, concentrando le sanzioni previste dalla nuova norma solo sulle violazioni piu` gravi.

    Il Decreto fiscale è già arrivato nelle commissioni Finanze e Bilancio di Montecitorio dove sono previste le audizioni con i sindacati, i Commercialisti, l'Ad di Equitalia, il numero uno dell'Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi ecc. L'8 novembre si terranno invece i confronti sui correttivi da applicare al testo. Sarà in questo contesto che si conosceranno gli adempimenti da rispettare l'anno prossimo. Sperando, davvero, che qualcosa cambi in relazione all'impianto attuale.

     




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